In realtà sono tutti fattori che sappiamo bene avere una influenza notevole in pazienti nei quali i disturbi si presentano in forma fluttuante. Dopo tantissimi anni che seguo pazienti con questi disturbi non mi serve certo un sondaggio per confermarlo, ma qui mi interessa scendere un po’ nei dettagli e quantificare in che percentuale e per quanti pazienti questi disturbi influiscono.
Ai seguenti sondaggi possono rispondere tutti, anche i pazienti che non hanno in realtà disturbi incostanti e variabili ma ad esempio solo un acufene o una ipoacusia stazionari senza variazioni, in quanto è prevista anche questa voce.
Non viene fatta in questo sondaggio differenza tra i vai sintomi o disturbi da idrope (ma ovviamente ci si riferisce solo a quelli…acufeni, vertigini, disequilibrio, ipoacusia, fullness ecc) ma siete liberi ed anzi è gradito se lo farete di precisare la vostra specifica esperienza relativamente a questi fattori discussi in questa pagina nei commenti. Non inserite tra questi disturbi il senso di stordimento o di confusione mentale però ad esempio o la cefalea…in quanto potreste falsare i dati.
Mi piacerebbe sapere come mai al risveglio il disturbo e’ sempre piu’ accentuato.
Il sonno “da sdraiato” influisce in due modi di segno opposto, può rilassare e quindi al risveglio si sta meglio o può aggravare in quanto per molto tempo si sta in posizione “sdraiata” con aumento della pressione endocranica e possibile aumento di quella dell’orecchio interno. Ritengo che la combinazione dei due fattori possa determinare miglioramento o peggioramento.
In più o una vecchia idea che sarebbe da studiare infatti intendo farlo in futuro..ma è presto parlarne relativa all’influenza di eventuali apnee notturne…Ne parlerò qui e su facebook al momento giusto quando avrò deciso come portarla avanti… insieme ad altri progetti.
Sono diversi mesi che appena prima di un cambiamento climatico ( l’arrivo di una perturbazione in particolare con il vento) peggiore il disequilibrio
Ritengo molto importante questo sondaggio perché potrebbe essere utile per capire le interazioni che esistono a livello neuro vegetativo.
Utile per capire meglio, spero anche per la ricerca
Si, ascoltare i pazienti è il modo migliore per imparare per un medico